Le malattie allergiche e, nel caso specifico quelle stagionali, rappresentano un fastidioso disturbo per molte persone. La primavera porta con se spettacolari fioriture da cui deriva la dispersione nell’aria dei pollini di alcune piante, fonte di allergeni respiratori.
L’allergia consiste in una risposta esagerata del sistema immunitario a una sostanza innocua, detta appunto allergene, riconosciuta come dannosa per l’organismo. I motivi che inducono il sistema immunitario a rispondere in maniera anomala ad essa non sono chiari.
I sintomi principali dell’allergia sono il naso chiuso, starnuti continui e gola arrossata. Questa sintomatologia può durare da pochi giorni ad alcune settimane.
I pollini, come ad esempio la parietaria e le graminacee, sono la prima causa delle allergie stagionali (primavera – estate).
Gli allergeni provocano nel soggetto predisposto una reazione più o meno violenta dovuta alla formazione degli anticorpi IgE responsabili della liberazione da parte dei globuli bianchi di sostanze come l’istamina o simili. Una volta liberate, queste sostanze producono a carico dell’apparato respiratorio, delle congiuntive oculari, dell’apparato dermatologico e del digerente, un fenomeno infiammatorio e vasodilatatore che va da una abbondante secrezione di muco nasale, bronchiale e congiuntivale agli starnuti ripetuti fino alla costrizione dei bronchi col fenomeno dell’asma.
Come si diagnostica un’allergia: in un primo tempo si basa sulla presenza dei sintomi che si presentano prevalentemente durante la primavera e l’estate. In un secondo tempo si passa a test specifici volti ad individuare la/e sostanza/e responsabili della reazione.
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