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Il termine couperose deriva dal latino “cupri rosa”, ovvero rosa di rame. Si tratta di un inestetismo della pelle, per lo più quella del viso, che porta alla formazione di chiazze rossastre a seguito di un’anomala dilatazione dei capillari sanguigni.

Le conseguenze consistono in arrossamenti cutanei più o meno estesi, che colpiscono in prevalenza le donne (ma anche un 20% degli uomini) a partire dai 25 anni. La couperose viene anche chiamata “copparosa” e, sebbene sia causata dall’eccessiva porosità e fragilità dei vasi sanguigni, non è ritenuta una vera e propria patologia.

La couperose è considerata anche la prima fase di un disturbo più complesso che si chiama acne rosacea, vera e propria patologia caratterizzata da lesioni papulo-pustolose.


CAUSE DELLA COUPEROSE

La couperose è per lo più legata a un fattore ereditario, ma può essere dovuta anche a cause esterne quali:

– eccessiva esposizione al sole, specialmente per i soggetti con fototipo chiaro;
– 
variazione di temperatura fra caldo e freddo che innesca una fisiologica vasodilatazione;
– assunzione frequente di 
cibi piccanti e molto speziati;
– consumo elevato di 
superalcoolici;
– presenza di 
batteri nello stomaco o nell’intestino;
– 
alterazioni endocrine;
– 
disfunzioni ormonali;
– assunzioni di 
alcuni farmaci (per esempio la pillola anticoncezionale);
– conseguenza di 
terapie a base di cortisonici;
– 
carenza vitaminica, in particolare C e PP;
– uso di 
creme e cosmetici di marca scadente;
– 
fumo;
– eccessiva 
attività fisica;
– 
stress e ansia.

Può manifestarsi anche a seguito della gravidanza, per un aumento degli estrogeni con conseguente dilatazione dei capillari.

A essere maggiormente colpito dalla couperose è il viso, dove le manifestazioni più comuni sono a livello del naso, della fronte e degli zigomi, arrivando in certi casi anche all’area degli occhi, del contorno labbra e del collo. Può presentarsi anche sul decolleté.

sintomi con i quali si può manifestare il disturbo sono differenti:
– 
eritema sul viso;
– 
arrossamento cutaneo con sensazione di calore e ipertermia della pelle (fenomeno per cui si ha un accumulo di sangue in particolari punti del corpo, come per esempio il viso);
– presenza di 
pustole e papule acneiche, associate talvolta anche a punti neri;
– visibilità di 
capillari e di piccoli vasi sotto la pelle del viso;
– 
sintomi oculari (come congiuntivite, blefarite, secchezza oculare, lacrimazione, orzaioli);
– presenza di 
placche di pelle spessa e secca.

La couperose si può combattere con trattamenti cosmetici. Bisogna utilizzare mattina e sera creme o gel con principi attivi in grado di irrobustire la parete cellulare per proteggere i vasi capillari. Di solito contengono glicani e zuccheri oppure fosfolipidi e glucosamina, che donano tonicità alle cellule cutanee ed elasticità ai vasi sanguigni.

Il trucco, invece, anche se non aiuterà a curare la couperose, permetterà dicoprirla temporaneamente, diminuendo i disagi correlati. Ci sonofondotinta specifici, venduti in farmacia, che oltre a minimizzare l’effetto “guancette rosse”, proteggono la pelle dall’aggressione degli agenti atmosferici e dagli sbalzi di temperatura.


Come 
intervenire in modo naturale e sicuro? Qui di seguito qualche indicazione utile:

– camomilla: contiene due principi attivi, l’azulene e il bisabololo, con proprietà lenitive e calmanti, che riducono il rossore nella zona trattata;
– 
olii essenziali: importanti per ridurre l’infiammazione e placare il rossore. Fra gli olii essenziali prediligere l’olio di rosa mosqueta e quello di borragine;
– 
Aloe vera: da applicare sulla cute in gel o in crema per un’azione antinfiammatoria e antibatterica, grazie al contenuto di antrachinoni catartici;
– 
piante vasoprotettrici come l’ippocastano (contiene escina e flavonoidi), vite rossa (flavonoidi) e il rusco (tannini, flavonoidi e olii essenziali). Queste piante sono in grado di stimolare la circolazione del microcircolo e di rinforzare i capillari e i piccoli vasi;
– 
piante lenitive come la calendula (con olii essenziali, calendulina e acido salicilico) e la malva (mucillagini), per calmare il bruciore e il rossore;
– 
arnica: rivolgersi in erboristeria per i quantitativi e la modalità di assunzione;
– 
integratori di vitamine e antiossidanti per rinforzare i capillari