Estate, sinonimo di sole, caldo e abiti leggeri. E di un periodo che, per la maggior parte delle persone, porta con sé un miglior stato di benessere per corpo e mente. Ma proprio il rialzo delle temperature può talvolta causare fastidi, e inasprire un disturbo che porta a gonfiore e pesantezza delle gambe. In genere questo avviene quando la condizione è già presente; nella stagione calda tende ad aumentare e per molte persone, soprattutto donne, può diventare fastidioso.
SINTOMI D’ESTATE
Gambe gonfie, pesanti e doloranti, ingrossamento delle caviglie, insieme a senso di tensione, prurito, formicolio. Sono alcuni dei segni di un difetto circolatorio a livello delle vene degli arti inferiori, che porta a un ristagno di sangue. Questo insieme di sintomi provoca un generale senso di pesantezza e affaticamento, che può rendere difficili anche i più comuni movimenti. Da cosa dipendono questi fastidi?
CONOSCERE LA MALATTIA VENOSA
La malattia venosa cronica è una malattia che interessa il sistema circolatorio, diffusa e della quale molto spesso non si è consapevoli. Solo in un caso su tre infatti, alla sintomatologia segue una diagnosi precisa, e le conseguenti misure terapeutiche. I primi segni della malattia venosa sono rappresentati dalla comparsa di capillari in evidenza, in genere di colore rosso o bluastro. Contrariamente a quanto si crede, non si tratta solo di un fattore estetico ma di un segnale che qualcosa inizia a non funzionare e che, in alcuni casi, può evolvere verso stadi più complessi. I capillari possono comparire anche in giovane età, e peggiorano con la gravidanza o a causa di sovrappeso o di una abitudine posturale, scorretta, mantenuta a lungo: per esempio in piedi o seduti alla scrivania, come accade per certe professioni. Anche i crampi,
specie se compaiono durante la notte, possono essere il segno di un difetto della circolazione venosa. Le cause della scarsa efficienza del sistema venoso hanno a che fare con molti fattori, alcuni dei quali possono essere modificati: sedentarietà, sovrappeso e scarsa attività fisica, fumo, livelli elevati di colesterolo. Molto importante, oltre a un fisiologico calo dell’efficienza circolatoria associato all’invecchiamento, anche la familiarità e il fattore ereditario; per capire come saranno le nostre gambe, bisogna pensare a come fossero quelle delle nostre mamme e nonne.
UN DISTURBO DA NON SOTTOVALUTARE
La malattia venosa è una condizione cronica ad andamento progressivo, che dopo la prima fase, con la comparsa di capillari dilatati, può evolvere verso alterazioni permanenti delle vene e nel tempo, causare la trasformazione dei capillari in varici. La malattia si verifica quando le vene delle gambe non funzionano più in modo corretto, e non permettono il ritorno venoso del sangue dalla periferia del corpo verso il cuore. Il “reflusso venoso” causa ristagni di sangue nelle vene degli arti inferiori, che di conseguenza si infiammano e perdono elasticità. Questo comporta, nel tempo, la comparsa di vene varicose e, nei casi più gravi, l’insorgenza di complicanze come ulcere e alterazioni della pelle.
COSA FARE?
È sempre preferibile chiedere un consulto medico alla comparsa dei primi sintomi. Difficilmente infatti gonfiore, dolore e pesantezza, soprattutto in estate, si risolveranno spontaneamente. In genere la terapia per la malattia venosa cronica prevede un insieme di misure che vanno dall’utilizzo di specifiche calze a compressione graduata, di gel e creme a effetto defaticante e rinfrescante, fino ad alcuni integratori specifici che possono avere un effetto protettivo sulle vene. Per quanto riguarda le terapie, per la cura di una situazione negli stadi più avanzati è necessario il parere di uno specialista angiologo. Ma per contrastare i disturbi tipici della stagione, è possibile ricorrere ad alcuni accorgimenti che riguardano lo stile di vita, con l’obiettivo di favorire la circolazione del sangue ed evitare, o ridurre, il ristagno.
STILE DI VITA
Il movimento è la chiave di tutto; infatti, praticare attività fisica è molto utile per migliorare la circolazione. Anche la semplice camminata permette di riattivare la pompa muscolare, e agevolare la risalita del sangue e il conseguente svuotamento delle vene. Oltre a camminare, sono attività adatte anche nuotare o andare in bicicletta; meno indicati invece gli sport che richiedono scatti o movimenti bruschi, come anche sforzi eccessivi. L’ideale sarebbe fare ogni giorno una camminata di almeno mezz’ora, a passo regolare, sia in estate che in inverno. Quando si è costretti a stare molto tempo seduti, ricordare di alzarsi spesso, muoversi. Utile un semplice esercizio che prevede di sollevarsi sulla punta dei piedi per dieci/quindici volte di seguito, per riattivare la circolazione. A fine giornata può essere utile stendersi tenendo
le gambe sollevate rispetto al resto del corpo, meglio ancora se con le gambe appoggiate al muro, in verticale, per qualche minuto. Soprattutto quando fa caldo, meglio evitare l’uso prolungato di tacchi alti che contribuiscono ad aumentare la stasi venosa. In estate, una vacanza al mare è l’occasione per approfittare dei benefici della camminata in acqua. Moderare invece l’esposizione al sole, e se le gambe si surriscaldano immergersi in acqua.
QUALI I CIBI AMICI?
Anche l’alimentazione ha una sua importanza. Una dieta povera di alimenti raffinati, e ricca di fibre, cereali integrali (farro, orzo, riso integrale, miglio) e vegetali è senza dubbio la migliore. Importante anche la corretta idratazione, per cui anche in questo caso bere almeno due litri di acqua al giorno. Ridurre invece zuccheri e sale, che favorisce la ritenzione idrica, e per la stessa ragione cercare di evitare alimenti in scatola, salumi, insaccati, formaggi stagionati. Alcuni frutti sono ricchi di flavonoidi, sostanze che possono contribuire a mantenere le pareti delle vene più elastiche e resistenti: vanno bene quindi frutti di bosco, mirtilli neri, more, ribes, ciliegie. Non ultimo, ridurre o evitare il fumo di sigaretta, che è un fattore di rischio per le malattie del sistema venoso.