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Possono provocare bruciori, dolori o forme di prurito, causare la comparsa di vescicole, lesioni, arrossamenti e infiammazioni. Hanno in comune il fatto di essere virus, anche se differenti come localizzazioni e cause. Non si possono eliminare dall’organismo, ma restano “nascosti” all’interno e in alcune situazioni fanno nuovamente la loro sgradita comparsa. Ecco come sapere di che cosa si tratta e come affrontare la loro recrudescenza.

FUOCO DI SANT’ANTONIO

L’herpes zoster, noto come “fuoco di Sant’Antonio”, è un’eruzione cutanea che provoca dolore anche intenso. Si sviluppa interessando un solo lato del corpo, e colpisce soprattutto in età adulta. Il virus responsabile del disturbo è il Varicella-Zoster-Virus (HZV), lo stesso che provoca la varicella nei bambini. Secondo le statistiche, quasi tutti gli italiani hanno contratto la varicella una volta nella vita in età infantile. Di questi il 10% in età adulta sviluppa una recidiva nella forma del “fuoco di Sant’Antonio”. Il virus HZV può rimanere inattivo all’interno del tessuto nervoso. In alcuni casi avviene una riattivazione, nota come herpes zoster. Può succedere quando si verificano rapidi abbassamenti delle difese immunitarie, per esempio in seguito ad alcune cure farmacologiche, forte stress, malattie del sistema immunitario. La patologia è più frequente nell’età anziana.

COME SI SVILUPPA E CURA

Nella metà del corpo colpita dal “fuoco di Sant’Antonio” si sviluppano vescicole eritematose e causa di prurito. Chi ne viene colpito avverte dolore e bruciore. Altri sintomi possono essere mal di testa, brividi e spossatezza. In genere questa forma dura 2-4 settimane. Le aree colpite sono generalmente il tronco e il viso. In questo secondo caso bisogna fare molta attenzione alla zona perioculare, dove può svilupparsi
l’herpes zoster oftalmico. Si deve allora intervenire subito con le terapie, per non rischiare danni alla vista. La guarigione è in genere spontanea, ma bisogna intervenire con terapie per contrastare il dolore e il prurito di questa forma virale. Vengono utilizzati farmaci antivirali per bloccare la proliferazione del virus, oltre a farmaci antidolorifici e antinfiammatori.
Si prescrivono anche terapie antinfiammatorie in crema o gel da applicare sulle lesioni eritematose contro il prurito. Con il passare degli anni ci possono essere altre riattivazioni del virus e nuovi episodi della malattia. I pazienti possono valutare con il medico curante la possibilità di sottoporsi a un vaccino specifico contro l’herpes zoster.

HERPES LABIALE

Quando un bacio può essere causa di qualche problema: è il caso dell’herpes labiale, infezione causata dall’Herpes Simplex Virus 1 (HSV1)
trasmessa in genere da una persona all’altra soprattutto tramite secrezioni orali infette. L’infezione si trasmette anche condividendo posate, asciugamani o bevendo dallo stesso bicchiere. Dopo l’infezione iniziale, anche in questo caso il virus rimane nell’organismo e può riattivarsi sulle mucose e sulla pelle. Quando torna a farsi sentire? Le recidive di questo virus sono causate da vari fattori, come gli sbalzi termici, le situazioni di stress, l’esposizione al sole senza filtri di protezione. Anche traumi nell’area già colpita possono favorire una ricomparsa dell’herpes labiale.

COME SI SVILUPPA E CURA

Sulle labbra con l’herpes appaiono piccole vescicole che con il tempo si asciugano lasciando una crosticina. Dopo la prima infezione l’herpes labiale, ripresentandosi, può durare circa una settimana. Spesso si preannuncia un giorno prima con sintomi come senso di bruciore, formicolio e dolore alle labbra. Per la terapia dell’herpes simplex si utilizzano farmaci antivirali che aiutano a migliorare rapidamente.
Ma il virus non viene distrutto, rimane all’interno dell’organismo. Sulle labbra si applicano creme antivirali specifiche da stendere fin dai primi sintomi. E se rimangono piccole lesioni si può applicare una crema cicatrizzante.

HERPES GENITALE

L‘Herpes Simplex Virus 2 (HSV2) è invece un virus che si trasmette per contatto sessuale non protetto malattie sessualmente trasmesse. Nella maggior parte dei casi questo herpes non manifesta sintomi. Quando l’herpes genitale è sintomatico, dopo  qualche giorno di incubazione, si presenta con dolore e prurito all’area genitale.

COME SI SVILUPPA E CURA

Con il procedere dell’infezione sui genitali esterni (scroto nel maschio, vagina per la femmina), appaiono vescicole accompagnate da infiammazione, dolore e prurito, fino a formazione di ulcere. In qualche caso meno frequente si verifica l’ingrossamento dei linfonodi inguinali, febbre e dolori muscolari. Come per l’herpes labiale, questo virus non viene eliminato, ma rimane asintomatico nei gangli nervosi delle zone colpite. L’herpes genitale si può riattivare in caso di stress, malattie croniche o per altre cause che indeboliscono il sistema immunitario. Per confermare la presenza dell’infezione il medico può prescrivere esami del sangue che indichino l’esistenza
degli anticorpi anti HSV -1 e 2. Importante poi eseguire un tampone per cercare il Dna virale nelle lesioni. Durante la fase attiva dell’infezione si devono utilizzare farmaci antivirali per un trattamento efficace. I sintomi e le lesioni trattati gradualmente scompaiono. Una cura adeguata dell’infezione primaria è importante per evitare che il virus si diffonda nel tessuto nervoso e per ridurre il rischio di recidive. Per prevenire efficacemente l’herpes genitale è bene utilizzare il preservativo durante i rapporti sessuali. Quando sono insorte lesioni è importante evitare rapporti fino alla guarigione.