Il naso è l’organo esterno del nostro apparato respiratorio e in quanto tale è quello che viene maggiormente a contatto con inquinanti, polveri, virus e batteri.
Una buona pulizia di questo organo non è da sottovalutare né in età adulta, tantomeno in quella pediatrica.
Infatti è una buona abitudine, soprattutto con i più piccoli, effettuare i LAVAGGI NASALI dalle due volte al giorno.
A cosa servono questi lavaggi?
La prima utilità è proprio quella di mantenere le mucose del naso pulite ed idratate, fattori fondamentali per la prevenzione delle problematiche respiratorie, magari dovute al virus del raffreddore o influenzale.
Che sia raffreddato o meno, infatti, la pulizia del naso è fondamentale per aiutare il piccolo, che sino a sei mesi respira solo con quello, a respirare meglio, proteggendo una delle prime vie d’accesso di virus, batteri e agenti inquinanti nell’organismo.
Con il naso pulito, poi, il bimbo dorme più serenamente e fa meno fatica quando deve prendere il latte.
Insomma, un gesto prezioso, indispensabile per il benessere del bebè, sia a titolo preventivo che come cura quando il bambino ha il raffreddore.
Come si effettuano i lavaggi nasali?
Nei neonati si utilizzano solitamente fialette monodose di soluzione fisiologica, o acqua di mare per la prima parte del lavaggio; li si mette in posizione sdraiata e con la testa leggermente inclinata da un lato si va a instillare la soluzione e in seguito viene ASPIRATA in quanto il bambino non è ancora in grado di soffiarsi il naso.
Nei bimbi più grandi, dopo i tre anni, è possibile anche utilizzare spray con un getto leggermente più forte, che hanno un’azione decongestionante maggiore, ed è possibile fare l’applicazione dello spray anche da in piedi.
Se questi passaggi vengono fatti solo in maniera preventiva sarà sufficiente ripeterli mattino e sera; se invece il bimbo è raffreddato allora si può aumentare nella frequenza per migliorare la capacità di respirare del piccolo.
L’aspetto fondamentale del lavaggio e dell’aspirazione nasali è proprio LA PREVENZIONE di malattie da raffreddamento o di eventuali complicazioni, come otiti e sinusiti, che possono essere causate dal ristagno di muco.