Diabete significa che il tasso di glucosio, comunemente chiamato zucchero, presente nel sangue, è troppo elevato. Si ritiene sia comparso oltre 2000 anni fa, i relazione al commercio della canna da zucchero. Negli ultimi 50 anni si è diffuso nel mondo, in maniera epidemica, in seguito al crescente consumo degli zuccheri semplici, nemici della salute se assunti in modo inappropriato.
Il glucosio, principale fonte di energia per il nostro corpo, proviene dal cibo che mangiamo, di conseguenza, è fondamentale seguire una corretta alimentazione oltre che un adeguato stile di vita poiché quantità e qualità di questo “carburante” segnano il confine tra salute e potenziale predisposizione a patologie. La presenza di un elevato tasso di
glucosio nel sangue può contribuire all’esordio del diabete (oltre ad altre patologie), malattia cronica di cui esistono 3 tipologie:
TIPO 1: si manifesta generalmente durante l’infanzia; è dovuto al fatto che il corpo non produce insulina, un ormone che interviene nel passaggio dello zucchero dal sangue alle cellule.
TIPO 2: si manifesta di solito nei soggetti adulti, sebbene stia aumentando tra i bambini e gli adolescenti. Il corpo non produce o non utilizza in modo corretto l’insulina.
DIABETE MELLITO GESTAZIONALE: consiste in una intolleranza al glucosio che può insorgere oppure essere diagnosticata per la prima volta durante la gravidanza.
Non possiamo trascurare il diabete: le conseguenze dovute alle complicanze sono fatali. Ischemie, amputazioni degli arti, retinopatie diabetiche, cecità, blocchi renali, oltre che danno economico alle famiglie e al sistema sanitario. L’eccessivo introito calorico dovuto all’assunzione eccessiva di zuccheri semplici comporta una continua crescita delle “malattie del benessere”, come obesità, dislipidemie, ipertensione arteriosa e appunto diabete.
La moderna alimentazione, specie quella caratterizzata da eccesso di zuccheri e carenza di fibre, comporta picchi di zuccheri nel sangue con liberazione di insulina che immagazzina le calorie in eccesso sotto forma di adipe. L’assunzione di zuccheri semplici aumenta la concentrazione di glucosio nel sangue stimolando la liberazione di insulina da parte del pancreas per favorirne l’assorbimento da parte dei tessuti e di conseguenza ridurne la presenza. Se poi i carboidrati assunti hanno un elevato Indice Glicemico (IG), vengono assorbiti rapidamente, raggiungendo un picco elevato nel sangue, costringendo il pancreas, organo produttore dell’insulina, a secernere elevate quantità di questo ormone. Mantenendo questa sollecitazione costante nel tempo il pancreas viene danneggiato con conseguente esordio del diabete. L’indice glicemico rappresenta la “velocità” con cui un alimento (carboidrati) rilascia lo zucchero nel sangue; più l’IG è alto maggiore è la velocità di assorbimento; nei prossimi post approfondiremo questo importante argomento.
I valori elevati di glicemia e di insulina accelerano l’invecchiamento e favoriscono il sovrappeso. Quest’ultimo è dovuto all’insulina che, rimuovendo il glucosio dal sangue, lo deposita nel tessuto adiposo.
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