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La protezione solare è importante e consente di abbronzarsi senza scottarsi

Il sole di primavera arriva all’improvviso: un pomeriggio ci si ritrova a gustarsi il caldo e i primi raggi, e dal giorno dopo, la voglia di stare all’aperto non ci lascia più. L’umore ne beneficia, la produzione naturale di vitamina D riparte, offrendo un boost di energia e voglia di fare, ma…la pelle dopo mesi sotto i vestiti, è pronta?

SOLE UGUALE VITAMINA D

Riconosciuta come fondamentale per il metabolismo del calcio e del fosforo e per il mantenimento della loro omeostasi fisiologica, la vitamina D in effetti è importantissimo per le ossa. Fin da bambini ci sentiamo ripetere dalle nostre mamme che bisogna andare al mare e prendere il sole proprio per produrre la vitamina D. Possiamo procurarci la vitamina D di cui abbiamo bisogno in due modi: consumando alcuni cibi come le uova il salmone al pesce azzurro il latte e i suoi derivati oppure attraverso la sintesi che opera il nostro organismo
proprio quando esposto al sole. In genere i pochi minuti di esposizione alla luce del sole sono sufficienti per permettere all’organismo di sintetizzare quantità adeguate di vitamina D. L’utilizzo della protezione solare non compromette la quantità di vitamina D prodotta dalle
persone in salute. La protezione solare, infatti non scherma tutti i raggi, ed anche la più alta ne lascia passare alcuni: per cui basta rimanere al sole un po’ di più con la protezione adeguata e la sintesi di vitamina D è comunque assicurata. La protezione solare, perciò è importante e consente di prendere il sole e fare il pieno di endorfine, abbronzarsi senza scottarsi, limitare i rischi di macchie sulla pelle, melanomi e ottenere la vitamina D.

ALIMENTAZIONE ARANCIONE E INTEGRATORI

Per preparare la pelle ad affrontare meglio le esposizioni al sole, ed anche migliorare l’abbronzatura utile anche seguire alcuni consigli
alimentari: prima di tutti idratarsi correttamente e assumere antiossidanti, come carotenoidi insieme a vitamina C, può aiutare a ridurre i
danni da esposizione solare e contribuisce ad un aspetto più sano della pelle. È utile l’assunzione di betacarotene, un ottimo antiossidante, perché in grado di contrastare l’insorgenza dei radicali liberi, ed un precursore della vitamina A, che apporta benefici alla vista, alla pelle e alle ossa. Il betacarotene, si è dimostrato in grado di migliorare la salute della pelle, contribuendo a ridurne la sensibilità all’esposizione ai raggi solari. Dove trovarlo? Nella frutta, nelle verdure di colore arancione, tra le quali le carote e le zucche, anche se non sono di stagione, le albicocche, e nei cereali. Una alimentazione ricca di questi alimenti può contribuire a migliorare le condizioni della pelle esposta al sole. Chi è soggetto alla comparsa di eritema solare, e chi ha la pelle molto chiara, può trarre beneficio dall’utilizzo di un integratore alimentare a base di betacarotene: serve a ridurre eritemi solari o iperreattività della pelle dopo una esposizione al sole. In commercio esistono diversi prodotti, il farmacista può aiutare a scegliere quello più adatto, sia per caratteristiche della pelle sia per modalità di assunzione. Il modo migliore per trarne beneficio è di assumerli in primavera o comunque un mese prima della esposizione solare e proseguire durante tutto il periodo in cui
si è direttamente esposti al sole.

PROTEZIONE ANCHE DAL SOLE OCCASIONALE

Il sole ci raggiunge in molte situazioni: una passeggiata nel parco, un giro in bicicletta, una grigliata da amici, una festa di bambini all’aperto. Di solito si presta meno attenzione alla protezione in questi casi e a sera ci si ritrova con la pelle arrossata se non scottata. È bene anche in queste occasioni proteggere la pelle delle zone esposte, come viso, decolleté e braccia, con un filtro adeguato almeno SPF 30+, e per i bambini SPF 50+. Ci sono a disposizione confezioni piccole, adatte ad uno zaino o anche alla borsetta. Tenere la protezione a portata di mano evita fastidiose scottature a grandi e piccini.

COMINCIARE PIANO E CON LA PROTEZIONE ADATTA

Un altro consiglio per preparare la pelle all’esposizione solare ed evitare scottature o danni da sole, è quello di iniziare con gradualità, in particolare per chi ha la pelle con fototipo chiaro. Le diverse tipologie di pelle possono essere divise in 7 fototipi diversi, dal più chiaro al più scuro, e a ciascun tipo corrisponde un indice di protezione più adatto.
Fototipo da 0 a 2: sono i fototipi più chiari. Si scottano molto velocemente, devono esporsi il meno possibile e hanno bisogno di una protezione solare molto alta (SPF 50+).
Fototipo 3 e 4: carnagioni olivastre, che si scottano poco o raramente, e che si abbronzano progressivamente. Possono usare una protezione alta (SPF 30) se l’esposizione è graduale, mentre SPF 50 se si espongono saltuariamente.
Fototipo 5 e 6: sono i fototipi più scuri, con pelle naturalmente pigmentata, che si scotta molto raramente. Possono utilizzare una protezione medio-alta (SPF 20-30), esponendosi gradualmente. Un tempo di consigliava di esporsi per poche ore nei primi giorni di vacanza, ma è impossibile se si hanno solo pochi giorni. Però si può cominciare qualche weekend prima a prendere un po’ di sole in piscina, o fare qualche gita fuori porta. Ricordando sempre di proteggere con filtro adeguato.