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Tutta colpa di quella “maledetta primavera”? Parafrasando le parole di una nota canzone di Loretta Goggi, per molte persone, la tipica stagione della rinascita con i suoi splendidi colori e profumi floreali, non è sempre una gioia perché può voler dire anche la comparsa di una terribile spossatezza. La stanchezza dopo il dolore rappresenta oggi uno dei sintomi più diffusi e le sue cause possono essere molteplici. Sebbene questa condizione, caratterizzata da facile affaticamento, sonnolenza, incapacità di concentrazione a scuola o sul lavoro, irritabilità, sia spesso riconducibile allo stress, alle abitudini di vita frenetiche e al peggioramento generale della qualità dei cibi, non si possono escludere alla sua origine anche alcune patologie. Quando compare una strana spossatezza che ci rende difficile il risveglio mattutino e ci fa sbadigliare di frequente occorre, pertanto, saper distinguere se questa sia causata da problematiche fisiologiche o possa essere associata a malattie vere proprie. Si consiglia, quindi, sempre di soffermarsi su quelle che possono essere le cause scatenanti di tale condizione e di monitorare attentamente la sua durata. Qualora, infatti, dovesse persistere oltre le due settimane dal suo esordio ed essere associata ad altri disturbi, come per esempio stati confusionali, vertigini, offuscamento della vista, problemi neurologici, aumento o perdita di peso inspiegabili è sempre buona regola rivolgersi al medico. Inoltre, andranno sempre valutati attentamente anche i sintomi che compaiono per la prima volta e che non sono mai stati accusati prima.

GLI INTEGRATORI PRIMAVERILI

In genere quando la stanchezza non è patologica si può prevenirla e trattarla con un’alimentazione corretta e una dieta ricca di verdure, di cereali integrali e povera invece di zuccheri, alcol e cibi raffinati o di produzione industriale. Nei casi di affaticamento, non dovuto a malattie specifiche, possono essere, inoltre, utili cicli di assunzione di specifici integratori alimentari a base di pappa reale, ginseng o spirulina e in caso di anemia da carenza di ferro specifici estratti liquidi di frutta e verdura. Tra gli integratori utili per combattere la debolezza muscolare, la stanchezza psico-fisica e la spossatezza tipica dei cambi di stagione ci sono, inoltre, quelli formulati con aminoacidi quali carnitina e arginina, volti a migliorare la resistenza e il tono muscolare, con vitamine del complesso B che supportano il metabolismo energetico, con antiossidanti come l’astaxantina, il resveratrolo o il glutatione e con magnesio, minerale che si dimostra particolarmente efficace nel regolarizzare i disturbi del sistema nervoso.

MUOVITI CHE TI PASSA

Quando la stanchezza fisica è associata anche a irritabilità, lieve tristezza e insonnia può essere utile svolgere dell’esercizio fisico moderato ma comunque costante che induce la produzione da parte del cervello delle endorfine, sostanze che regolano l’umore, donando un piacevole benessere a tutto l’organismo. Anche lo yoga rappresenta un ottimo energizzante e a tal proposito può essere utile svolgere alcuni esercizi, specie la mattina appena svegli, per attivare la circolazione e ossigenare i tessuti.

Mettendovi in piedi, con le gambe allargate il più possibile e con le braccia stese e sollevate di lato all’altezza delle spalle, ruotate il tronco verso destra senza cambiare la posizione delle braccia, della testa e delle spalle, quindi ripetete il movimento verso sinistra. Eseguite l’esercizio per cinque volte;

in piedi e con le gambe divaricate, senza piegare le ginocchia, lasciate penzolare le braccia, la testa e il tronco verso il pavimento, inspirando lentamente. Sollevate quindi le braccia, il tronco e la testa, stendendoli il più in alto possibile. 

Rimanete in questa posizione per qualche secondo e poi espirate. Ripetete l’esercizio per cinque volte. Se si vuole poi un aiuto da parte della natura, durante questi esercizi mattutini di yoga, si può diffondere nell’ambiente dell’olio essenziale di Ylang-Ylang, che stimola il sistema nervoso e allo stesso tempo dona serenità e combatte lo stress, risultando un ottimo rimedio in caso di stanchezza, ansia e debolezza

COMBATTILA DORMENDO

Dormire poco e male può essere una delle tante cause della stanchezza primaverile e se si interviene a questo livello, riequilibrando la fisiologica alternanza di sonno-veglia, si potrà ottenere un rapido miglioramento delle condizioni fisiche diurne, riuscendo così a godere appieno dei mesi più vitali dell’anno. L’olio essenziale di lavanda, diffuso in camera da letto prima di coricarsi oppure versato in poche gocce sul cuscino, rilassa e predispone al sonno. Anche un caldo infuso di melissa, camomilla, passiflora o biancospino possono giovare a un sonno sereno e ristoratore. A tal proposito, se non si ama bere troppo la sera, per i temuti effetti diuretici notturni, è possibile ricorrere alle tinture madri di questi estratti vegetali, di cui basterà assumerne alcune gocce, sciolte in poca acqua. Per ristabilire il corretto ritmo sonno-veglia si può, inoltre, ricorrere efficacemente a integratori a base di melatonina, un ormone prodotto naturalmente dal nostro cervello. Un milligrammo, assunto alla sera prima di spegnere la luce, favorirà l’addormentamento. Per coloro che soffrono di risvegli notturni, si consiglia la particolare forma retard che, rilasciando il principio attivo lentamente, aumenta la sua persistenza nell’organismo, prolungandone l’effetto. Se poi tutto ciò non dovesse bastare, niente di meglio di un bel bagno caldo e profumato, ottenuto versando nell’acqua un cucchiaino da tè di sapone liquido non profumato, addizionato con una decina di gocce di olio essenziale di lavanda.